Contenuti in evidenza

Rettifica calendario colloqui di selezione servizio civile universale bando 2020

Dettagli della notizia

Istruzioni per i Colloqui del Servizio Civile Universale durante l'emergenza COVID-19: Misure organizzative e di tutela della privacy dei candidati.

Data:

08 Marzo 2021

Tempo di lettura:

Descrizione

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE BANDO 2020
ISTRUZIONI PER LO SVOLGIMENTO DEI COLLOQUI SELETTIVI RELATIVI AL BANDO IN OGGETTO, A SEGUITO
DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ART.1 COMMA 10 LETTERA Z DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 GENNAIO 2021

Gentili candidati
Come da oggetto con la presente si comunicano le disposizioni in materia di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 da adottare per i colloqui di selezione degli operatori volontari di Servizio Civile Universale.

MISURE ORGANIZZATIVE ED IGIENICO-SANITARIE PER I COLLOQUI DI SCU:

I candidati dovranno:
1) presentarsi da soli e senza alcun tipo di bagaglio (salvo situazioni eccezionali, da documentare);
2) non presentarsi presso la sede concorsuale se affetti da uno o più dei seguenti sintomi: a. temperatura superiore a 37,5°C e brividi; b. tosse di recente comparsa; c. difficoltà respiratoria; d. perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia); e. mal di gola.
3) non presentarsi presso la sede di svolgimento dei colloqui se sottoposti alla misura della quarantena o isolamento domiciliare fiduciario e/o al divieto di allontanamento dalla propria dimora/abitazione come misura di prevenzione della diffusione del contagio da COVID-19;
4) presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove;
5) indossare obbligatoriamente, dal momento dell’accesso alla sede di svolgimento dei colloqui sino all’uscita, la mascherina di protezione delle vie respiratorie che il candidato dovrà procurarsi autonomamente.
Gli obblighi di cui ai numeri 2 e 3 devono essere oggetto di un’apposita autodichiarazione, allegata alla presente, che il candidato deve produrre, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, sotto la propria
responsabilità e consapevole di quanto disposto dall’art. 76 dello stesso DPR e delle conseguenze di natura penale in caso di dichiarazioni mendaci, e deve consegnare al personale addetto alla sua identificazione.
Qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse essere soddisfatta, ovvero in caso di rifiuto a produrre l’autodichiarazione, dovrà essere inibito l’ingresso del candidato nell’area di svolgimento della
prova orale. In ogni caso, qualora un candidato, al momento dell’ingresso nell’area adibita a colloquio presenti, alla misurazione da parte del personale addetto (da effettuare con termometro manuale che permetta la misurazione automatica), una temperatura superiore ai 37,5°C o altra sintomatologia riconducibile al Covid-19, deve essere invitato a ritornare al proprio domicilio.
I candidati si presenteranno nella sede di svolgimento del colloquio secondo il calendario preventivamente comunicatogli, avendo cura di rispettare la scansione oraria predefinita, quale strumento organizzativo utile a prevenire ogni possibilità di assembramento. Il candidato potrà trattenersi presso la sede per il tempo utile ad assistere eventualmente ad altri colloqui, nei limiti stabiliti dall’ente volti ad assicurare il rispetto delle norme di prevenzione. Anche gli addetti all’organizzazione ed alla identificazione degli aspiranti
volontari, nonché i membri della Commissione saranno muniti di apposite mascherine di protezione.
L’Ente garantisce il rispetto del “criterio di distanza droplet” di almeno 1 metro, aumentato di un altro metro nell’aula concorso, tra i candidati e tra i candidati e il personale dell’organizzazione/vigilanza e le commissioni
esaminatrici in ogni fase della procedura concorsuale.
I flussi e i percorsi di accesso e movimento nell’area concorsuale saranno organizzati e regolamentati in modalità a senso unico, anche mediante apposita cartellonistica orizzontale e verticale di carattere
prescrittivo, informativo e direzionale. I percorsi di entrata e uscita saranno separati e correttamente identificati.
L’ente, anche mediante apposita cartellonistica affissa nell’area concorsuale, raccomanda ai candidati la moderazione vocale, evitando volumi alti e toni concitati al fine di ridurre l’effetto “droplet”. In tutta l’area concorsuale, particolarmente nelle aree antistanti l’aula concorsuale e i servizi igienici, saranno disponibili, in numero adeguato, dispenser con soluzione idroalcolica per le mani. I locali adibiti all’espletamento della prova orale saranno ampi e areati; saranno oggetto di frequente
ricambio d’aria, in particolare quando si avvicendano i candidati, mediante apertura di finestre al fine di favorire l’aerazione naturale dell’ambiente. I suddetti locali saranno oggetto di pulizia e igienizzazione al termine di ogni sessione orale da parte del personale addetto, ponendo particolare attenzione alle superfici più toccate e agli arredi impiegati durante la prova, quali, ad esempio, sedie e tavoli. L’accesso dei candidati sarà limitato dal personale addetto, al fine di evitare sovraffollamenti all’interno dei suddetti locali.

MISURE PER LA TUTELA DELLA PRIVACY DEI CANDIDATI

Come è noto, i candidati al richiamato Bando, in sede di presentazione della domanda, hanno autorizzato il Titolare, e di conseguenza il Responsabile o il sub responsabile, al trattamento dei propri dati, sulla base di una completa informativa che copre tutti gli aspetti rilevanti della procedura selettiva, ivi incluso il colloquio di selezione.
Come già evidenziato in premessa, la procedura di selezione degli operatori volontari è assimilabile ad una procedura concorsuale, in linea con quanto affermato dall’orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa, e pertanto deve essere effettuata nel rispetto, tra gli altri, dei principi generali di trasparenza e pubblicità. In tale contesto è utile ricordare che in materia di concorsi pubblici rileva quanto disposto dal
D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 (Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi), il quale all’art. 6, comma 4, in tema di modalità di svolgimento delle prove, prevede che “Le prove orali devono svolgersi in 4 un'aula aperta al pubblico, di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione”. Pertanto ciascun ente nell’ambito del colloquio, sia esso “in presenza” oppure online, deve assicurare la possibilità che soggetti terzi assistano alla prova.
Nel caso in cui il colloquio sia svolto “in presenza”, dovranno essere rispettate le misure di protezione e prevenzione dal rischio di contagio da COVID-19 illustrate nel precedente paragrafo, limitando pertanto il numero dei presenti a quanto sia essenziale per il rispetto del principio di pubblicità , senza che questo comporti un aumento significativo del rischio contagio. Inoltre, sia nel caso di un colloquio “in presenza”, sia che si tratti di una prova on-line, l’ente deve trattare i dati personali dei candidati nel rispetto della privacy
dei medesimi, senza quindi che avvenga una divulgazione a terzi. Ciò comporta che la prima fase del colloquio, in cui il candidato viene identificato con la dichiarazione dei necessari dati personali e l’esibizione della relativa documentazione, sia riservata, ossia non sia consentita la partecipazione di soggetti terzi, che potranno invece assistere alla seconda parte pubblica, dedicata specificatamente alla prova.
Tale soluzione è perseguibile anche in modalità on-line, pianificando l’utilizzo di stanze virtuali “chiuse” in cui, nella prima fase, saranno presenti solo la Commissione e il singolo candidato da identificare. Una particolare attenzione andrà dedicata ai candidati che hanno presentato domanda per progetti dedicati a giovani con minori opportunità: la verifica dei requisiti, mediante specifiche dichiarazioni e acquisizione di relativa documentazione (se non già disponibile), dovrà anch’essa avvenire nella prima fase “a porte chiuse”.
A tal proposito con l’occasione si rammenta che nelle graduatorie da pubblicare non andrà fatto alcun riferimento alle categorie di giovani con “minori opportunità” ma, laddove si tratti di progetti a composizione mista, dovrà soltanto riportarsi accanto al nominativo il termine “riservato”.
Durante il colloquio, cui potranno assistere soggetti terzi, gli enti avranno cura di non rivolgere ai candidati domande che impongano la condivisione di dati definiti come “particolari” dal GDPR 2016/679 (stato di salute, opinioni politiche, convinzioni religiose, ecc.), in quanto richiedono ancora maggiore attenzione e protezione degli altri dati personali.
In termini generali si rammenta, comunque, che gli indirizzi giurisprudenziali in tema di bilanciamento dei principi antagonisti della trasparenza e della privacy, soprattutto con riferimento alle procedure concorsuali, sono concordi nell’attribuire una prevalenza sostanziale alla trasparenza nelle procedure ad evidenza pubblica.
In considerazione delle esigenze sopra manifestate, connesse anche alle specifiche contingenze dettate dall’emergenza, l’ente potrà limitare la partecipazione alla seconda fase della prova, sia essa “in presenza” sia essa on-line, solo agli altri candidati e in numero limitato. In particolare, per i colloqui on-line bisognerà tener conto della funzionalità dei sistemi telematici, che è ottimale laddove i collegamenti sono ridotti; per rispondere a tale finalità le richieste di soggetti terzi di assistere al colloquio saranno raccolte dall’ente nei giorni che precedono la prova e potranno essere opportunamente limitate.
Durante il colloquio, “in presenza” e on-line, è fatto divieto a terzi di registrare, per intero o in parte, con strumenti di qualsiasi tipologia, l’audio, il video o l’immagine della seduta e di diffondere gli stessi dati in qualsivoglia modo siano stati ottenuti. I comportamenti non conformi a quanto prescritto dovranno essere denunciati alle autorità competenti. In caso di colloquio on-line tutti gli uditori dovranno inoltre, per tutta la durata della sessione, tenere spenta la telecamera; tenere spento il 5 microfono; non interagire tramite chat.
La violazione di una sola di queste prescrizioni comporta l’espulsione d’ufficio dell’uditore dalla stanza virtuale da parte della commissione o da parte della regia tecnica.

Ultimo aggiornamento: 04/10/2023, 11:30

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli?2/2

Inserire massimo 200 caratteri